Articolo riportato da “Il sole 24 ore”
Il mattone rende più dei Bot, e si conferma in molti casi una scelta conveniente e redditizi, ma attenzione alle spese e alle tasse .
L’importanza di gestire personalmente la casa vacanza.
L’investimento nel mattone è tornato in auge, trainato dal dal boom degli affitti brevi, che si sta però ridimensionando, ma anche dalle occasioni d’acquisto che si sono presentate sul mercato in termini di prezzi .
Chi quindi sognava una seconda casa o un appartamento in una città universitaria per fare studiare i figli sta tornando ad acquistare. Non solo. Chi ha la disponibilità di spesa consistnete si organizza in club deal (gruppi di investitori) e si mette in concorrenza con soggetti istituizonali per acquistare immobili a reddito , uffici o negozi di lusso.
Gli affitti brevi catturano buona parte dei flussi turistici in molte grandi città e in località di vacanza e permettono di avere un reddito interessante . Un ritorno che in ase alle stime degli esperti in media va dal 5% al 10%, a seconda della qualità dell’abitazione, del livello dei servizi e dell’occupazione.
Competenza e gestione diretta
Investire nel mattone oggi può essere una scelta conveniente e redditizia, ma è una attività che richiede competenza e analisi, conoscenza del settore e delle specifiche località, in termini di offerta, domanda, prezzi, canoni ma anche prospettive. Per investire bisogna calcolare bene tutte le spese e tasse che andranno a decurtare il rendimento, indicato sempre al lordo delle imposte (Imu, cedolare secca) e delle spese d gestione. I pareri degli esperti sono controversi . “Anche considerando una decurtazione del 50% nel lungo periodo per tenere conto di tali fattori , il rendimento del mattone resta di gran lunga maggiore di quello dei titoli pubblici (i quali naturalmente incorporano un rischio molto piu’ basso)” dicono da Idealista.
“In questi anni di boom i proprietari hanno capito che la spesa legata a questa formula è molto elevata – dicono da Immobiliare.it – e per questo si sta riducendo l’interesse vrso questo tipo di investimento, a meno che chi acquista non abbia la possibilità di occuparsi in toto e personalmente della gestione della casa vacanza.
Per quanto riguarda Milano , qui la vivacità del mercato e i flussi crescenti di turisti, studenti e giovani lavoratori stanno creando pressione sul segmento dei monolocali e bilocali, per i quali si riscontrano in città domanda e prezzi in decisa crescita . Alcuni sviluppi immobiliari e riqualificazioni danno la prefenza a questa tipologia di appartamento.
La redditività decide l’investimento
A investire negli immobili oggi non sono più tutte le famiglie in maniera indistinta – fanno sapere da Immobiliare.it – ma solo quelle che vivono nelle città più redditizie, come Bologna o Milano. Il vecchio modello dei genitori che acquistavano casa per i figli nella loro città d’origine non funziona più e i nuovi acquisti segono la redditività del territorio, legata principalmente al mercato del lavoro e alla conseguente domanda abitativa.
“Il mercato poco dinamico (e poco liquido, ndr) delle città minori rende l’investimento rischioso” dicono dal team di Idealista , che sottolinea come si restistrino invece aumenti sul fronte dei canoni d’affitto nell’ordine del 4,3% annuo. il che fa crescere i rendimenti del mattone nel settore abitativo fino al 6,8%. I grandi mercati sono trascinati da Milano (6,8%), i cui rendimenti sono tra i più alti se si considerano i grandi centri italiani. Bene anche città come Padova (7%), Catania (6,5%) e Torino (6,1%).
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